MISURA PER MISURA

MISURA PER MISURA

di William Shakespeare

 

Che cosa vuol dire governare? Misura per misura inizia da qui, dal tentativo spasmodico di rispondere a questa domanda o almeno di abitarla. Cosa vuol dire governare in un mondo che va completamente a rotoli? Cosa vuol dire governare quando il desiderio di possedere e di spiare la fa da padrone? quando fra lussuria e devozione il confine diventa sottile? quando l’altruismo va a braccetto con l’egoismo? Quando tutto diventa un teatro? Allora, eccolo: il gran teatro del mondo. Shakespeare lo butta così sul palco, con una spietata musicalità, come se lo conoscesse da sempre e ne parlasse da sempre. E in fondo è vero.  Allora forse il Duca e Angelo sono la stessa persona, provano gli stessi sentimenti, sono stimolati dalle stesse azioni, solo giocano a chiamarle con parole diverse e a confondere. E la confusione è di chi abita la storia, ma è anche nostra. È dei giovanissimi attori che provano a raccontarla e a mettersi in bocca e nel corpo parole e temi difficilissimi. È di chi continua a provare a rimettere le mani su questo testo che è mistificazione. O forse ricerca disperata e ossessiva di un altrove qualunque a cui si chiede, umilmente, di condurci fuori dalla nostra miseria e dalla nostra inattitudine a vivere.

PRESENTAZIONE BIANCOFANGO

La compagnia BIANCOFANGO nasce nel 2005 dall’incontro tra Francesca Macrì e Andrea Trapani. Nel 2006 inizia la realizzazione della Trilogia dell’inettitudine: IN PUNTA DI PIEDI (2006), LA SPALLATA (2007), una drammaturgia originale liberamente ispirata a uno solo fra i “Ricordi del sottosuolo” di F. Dostoevskij e FRAGILE SHOW (2009), ancora una drammaturgia originale liberamente ispirata a “Il soccombente” di T. Bernhard. L’intera trilogia ha circuitato e continua a circuitare in Italia e all’estero (America Latina, Spagna, Austria) e nell’ottobre del 2011, dalla casa editrice Titivillus, ne sono pubblicate le drammaturgie. Nel maggio del 2012, al teatro Palladium di Roma, all’interno della rassegna Teatri di Vetro, debutta il nuovo lavoro, PORCO MONDO, prodotto dalla Corte Ospitale di Rubiera e da OffICina 1011 di Triangolo Scaleno Teatro. Da luglio a dicembre 2012 partecipa al progetto Perdutamente promosso dal Teatro di Roma e inizia un percorso scenico e drammaturgico con gli adolescenti delle scuole romane culminato nello studio: CULO DI GOMMA/ovvero la perdita dei Padri. La progettualità, artistica e pedagogica, con gli adolescenti continua nel 2014, sempre in collaborazione con il Teatro di Roma, con lo spettacolo ROMEO E GIULIETTA ovvero la perdita dei Padri | prove di drammaturgia dello sport con gli adolescenti, che ha previsto la costruzione di una compagnia formata da attori professionisti, nei ruoli degli adulti del testo shakespeariano, e adolescenti nei ruoli dei giovanissimi. Il lavoro debutta a dicembre 2014 presso il teatro India di Roma. Nel luglio del 2014 debutta invece, in anteprima internazionale in Spagna (Almagro – Festival di Teatro Classico), con un progetto speciale nato dall’unione di una serie di artisti con percorsi ed esperienze eterogenee (Andrea Baracco | Biancofango | Luca Brinchi e Roberta Zanardo – Santasangre): HAMLET. In Italia il progetto debutta a settembre 2014 presso il Teatro Argentina di Roma, all’interno del Festival Romaeuropa. Nel 2016 | 2017 mentre continua la circuitazione di tutti i lavori (Hamlet in America Latina – Porco mondo, Fragile show e In punta di piedi in Italia) inizia il nuovo progetto, IO NON HO MANI CHE MI ACCAREZZINO IL VISO, prodotto da Teatro dell’Elfo, Fattore K, Teatro della Tosse, che dopo un’anteprima a Romaeuropa Festival 2017 ha debuttato al Teatro Elfo Puccini di Milano. Nel frattempo il progetto di indagare la costruzione anomala di una compagnia formata da adolescenti e attori professionisti a partire dal testo Romeo e Giulietta di Shakespeare, dopo il debutto romano, diventa un progetto speciale su scala locale e nazionale. Fino al 2021 la compagnia realizzerà una serie di tappe del progetto in tutta Italia (ad oggi: a Roma con Teatro di Roma, a Napoli con il Teatro Bellini, a Nuoro con il Teatro della Sardegna, a Catania con il Teatro Stabile di Catania, ma ce ne sono altre ancora da definire). Nel 2021/2022 gli adolescenti di tutta Italia che hanno preso parte al progetto saranno uniti insieme in un grande e unico spettacolo sempre ispirato al testo shakespeariano, ma accompagnati da un’orchestra e da attori professionisti.

Nel 2019 inizia la trilogia dedicata ai Poeti maledetti. Il primo passo I POETI MALEDETTI_n.1 Io e Baudelaire | Who wants to live forever? ha debuttato al teatro di Roma a Novembre 2019 (dopo le tappe a I teatri della Cupa e a Contemporanea Festival).
Nel 2020 debutterà alla Biennale di Venezia: ABOUT LOLITA, prodotto dal Teatro Metastasio di Prato e Fattore K, in collaborazione con Twain residenze di spettacolo dal vivo.

 

Dal 3 al 7 Novembre 2021 e dal 10 al 14 Novembre 2021

Ore 20.30 tranne la Domenica ore 18.00

 

TEATRO COMETA OFF

Via Luca della Robbia 47 (Testaccio)

Infoline e prenotazioni 0657284637

Teatro sanificato nel rispetto delle misure anticovid.

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SOGNO DI UNA NOTTE DI MEZZA ESTATE

30 ottobre – 10 novembre 2019
Da martedì a sabato ore 20.30, domenica ore 18

Biglietti non disponibili online: per info chiama 06.57284637

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di W. Shakespeare
master di perfezionamento dell’Accademia Padiglione Ludwig

con (in ordine alfabetico):
Giorgio BormoliniLinda CalisiAngela Di DomenicoMatteo D’IncoronatoElisa MondoClara MorlinoMassimiliano NicodemoValentina OrtiAlma PoliStefano Pucci
Regia Francesca Macrì e Andrea Trapani | Biancofango
Luci Massimiliano Chinelli

 

Un sogno è una proiezione, una constatazione, un avvertimento, un desiderio non comunicabile, non dicibile, non pronunciabile. È un’azione così potente da aver bisogno d’essere interrotta. È il luogo in cui l’immaginario gioca la sua partita più bella, ma più di ogni altra cosa è un profondo dialogo con se stessi. Sognare è una libertà che appartiene a tutti ed è per questo, forse, che contiene in sé la possibilità della rivoluzione.

Il sogno shakespeariano è una commedia, ma la narrazione che si snoda al suo interno è capace di raccontare il nero dell’esistenza e di spalancare la domanda dell’uomo: noi chi siamo e da chi è governata la nostra esistenza?
Così prima Teseo e Ippolita, ma poi anche gli attori e gli innamorati, questa grande bottega di uomini di estrazione sociale diversa, ci vengono mostrati nell’affaccendamento della vita: rincorrono desideri, tentano di esaudire sogni piccoli e grandi, sono generatori di conflitti e soprattutto traboccano di emozioni.
In ogni spazio bianco tra le righe del testo, Shakespeare sembra ricordarci che l’uomo – dunque noi – non è nient’altro che un burattino nelle mani di chissà chi e a nulla serve agitarsi, urlare, strepitare.
Non bastano le fate, gli elfi e le magie del bosco ad allontanare questa commedia dalla vita.
D’altronde all’uomo si può togliere tutto, tranne le emozioni.
E forse questa è la vera rivoluzione.

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