PERCHÉ IO HO VINTO

AS PRODUCTION di Andrea Sisti

presenta

PERCHÉ IO HO VINTO

di Luca Leone

con : Nela Lucic

Adattamento e Regia : Luca Gaeta – Progetto fotografico :  Tina Tripodo –  Assistente alla regia : Valentina Ghetti 

Ufficio Stampa : Maresa Palmacci – Produzione : AS Production di Andrea Sisti

Il giorno 12 aprile 2022 debutterà a al teatro Cometa Off di Roma lo spettacolo ‘ PERCHE’ IO HO VINTO’.
Monologo tratto dal libro di Luca Leone “Višegrad. L’odio, la morte, l’oblio.” per Infinito Edizioni.
L’attrice Nela Lucic, con la regia di Luca Gaeta, mette in scena la vera storia di Bakira Hašečić, vittima di violenza durante il genocidio che si è consumato in Bosnia Erzegovina durante la guerra degli anni ’90. Bakira ha trovato poi la forza e il coraggio per il proprio riscatto nella ricerca di verità e giustizia per i crimini di guerra e le violenze commesse sulle donne.
In occasione dello spettacolo verrà presentata l’esposizione fotografica “I GIGLI DELLA BOSNIA” della fotografa Tina Tripodo nata durante il set fotografico relativo al progetto teatrale.

Biglietto Intero : € 12.50 (+ tessera associativa di € 2,50)

BIGLIETTI

Da Martedì 12 Aprile a Giovedì 14 Aprile 2022 ore 21.00 

 

TEATRO COMETA OFF

Via Luca della Robbia 47 (angolo Piazza Testaccio)

Infoline e prenotazioni : 06 57284637

email : cometa.off@cometa.org

Teatro sanificato nel rispetto delle misure ANTICOVID.

Per partecipare all’evento devi essere socio dell’Associazione Culturale Cometa Off

ASSOCIATI

IN PRINCIPIO ERA IL SILENZIO

Dal 27 febbraio al 1 marzo 2020
(25 e 26 febbraio serate a inviti)
Dal martedì al sabato ore 21 domenica ore 18
Biglietti solo in botteghino
Ingresso unico 10€ + 2,50€ di tessera associativa
Info e prenotazioni 06.57284637

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ASSOCIATI

 

IN PRINCIPIO ERA IL SILENZIO
Un’ipotesi apocrifa per il Vangelo di Maria Maddalena
Di Roberta Calandra
Regia Antonio Serrano
Con Valentina Ghetti, Mauro Racanati

Aiuto regia Gianna Paola Scaffidi
Costumi Michela Marino
Musiche Emanuele Martorelli

La figura di Maria Maddalena raccontata attraverso la tradizione apocrifa che dipinge Maddalena come discepola prediletta e immagine del Cristo stesso. Una donna straordinariamente vitale, illuminata, che aveva con Gesù una relazione profondamente intima che l’ha resa erede di un insegnamento di libertà.
Con un occhio al Marat Sade di Peter Brook e un altro a Godot, Gesù e Maddalena nel pieno di una complessa consapevolezza spirituale, come fossero diventati quello che la Storia non ha permesso, ci faranno chiedere ad ogni tappa chi sono veramente: santi, barboni, vagabondi, millantatori, illusionisti, pazzi o semplici compagni di viaggio?
I due protagonisti rimandano al consueto gioco delle identità: chi siamo veramente e come ci vedono gli altri? Sono un santo e la sua seguace, un uomo e la sua amante, ma forse anche un burattinaio e la sua marionetta, a sottolineare il punto centrale dell’insegnamento del Cristo stesso: un profondo invito all’autenticità del proprio essere. Come il Matto dei Tarocchi la loro conversazione viaggia nel tempo e racconta verità alternate: il timore di perdersi, la paura della morte, la decisione di un uomo che per adesione e fede nel divino rinuncia alla sua dimensione terrena, il senso di vuoto che già percepisce una donna consapevole della decisione irrevocabile del suo uomo ma che tenta fino all’ultimo di persuaderlo. Penetrando zone ineffabili del cuore e spaziando da teorie metafisiche a momenti comici in una ricerca della felicità antichissima e affannosamente contemporanea, dove purezza religiosa e istinti carnali si tendono gioiosamente la mano.

 

XIV scene come le stazioni della Via Crucis. Quattordici dialoghi in cui i nostri protagonisti (davvero Cristo e la Maddalena?) eseguono un “pas de deux” su una scacchiera le cui mosse consacrano l’eterno conflitto tra uomo e donna. Nel nostro percorso quattordici trasformazioni ci conducono verso una soluzione forse inedita, certamente provocatoria, in odore di blasfemia: l’investitura di Maddalena da parte del Cristo del ruolo di Maestra, tenutaria dei Saperi, prediletta tra i discepoli, oltre che amica, desiderata amante e nel contempo dissenziente complice di un disegno divino che fatica ad accettare e che fino alla fine tenta di rifuggire. Lo spazio suggerisce un luogo abbandonato forse il binario morto di una stazione, luogo per eccellenza in cui tutto è in movimento, luogo di passaggio come la vita terrena, in cui la musica è parte del continuo fluire. La luce isola i personaggi e li sospende nello spazio disegnando la grande difficoltà di comunicazione tra gli esseri umani, spesso incapaci di comprendere e inglobare quanto non rientri nel proprio modo di percepire gli avvenimenti. – Antonio Serrano

Dal 27 febbraio al 1 marzo 2020
Dal martedì al sabato ore 21 domenica ore 18
Biglietti solo in botteghino
Ingresso unico 10€ + 2,50€ di tessera associativa
Info e prenotazioni 06.57284637

Per partecipare all’evento devi essere socio dell’Associazione Culturale Cometa Off

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THE FIRST ONE

Dal 20 al 23 febbraio 2020, tutti i giorni ore 21
Biglietti solo in botteghino

Per partecipare all’evento devi essere socio dell’Associazione Culturale Cometa Off

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“The First One”
(quel che conta è essere primi…)

regia di Raffaele La Pegna
con Francesca AntonucciMarco BarbatoLorenzo GirolamiRaffaele La PegnaFrancesco Sgro

Una fila senza capo né coda, né tantomeno scopo… in cui tutti sono disposti a tutto pur di essere Primi, perché laddove la competizione è l’unica occasione di esistere…tutto è consentito, tutto è praticato e tutto è lecito.

Note di Regia
Tutti noi conosciamo persone che lavorano giorno e notte.
Se chiedessimo loro il perché ci risponderebbero che lo fanno per dare da mangiare ai loro figli…anche se non li vedono mai dato che lavorano solamente!
E non solo per essere primi, ma per avere di più, più soldi, una macchina più bella, più potere ed ecco il paradosso:
Essere fuori dalla fila, fuori dalla competizione, significa essere fuori dalla vita?
Al contrario, forse significa essere nel “centro” della vita.
Le persone che sono costantemente in gara forse non stanno veramente vivendo la loro vita.
Perché spesso è più importante divertirsi giocando, che impazzire per vincere.

Dal 20 al 23 febbraio 2020, tutti i giorni ore 21
Biglietti solo in botteghino

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