OFFICINA PASOLINI
presenta
ARTEMISIA
LA PITTORA
di Giulia Guastella
Regia di Giacomo De Cataldo
con Giulia Guastella
Artemisia – la pittora è un monologo scritto e interpretato da Giulia Guastella, con la regia e la collaborazione drammaturgica di Giacomo De Cataldo, produzione e costumi a cura di Officina Pasolini.
Lo spettacolo non nasce da una semplice ricostruzione storica, ma da una riflessione contemporanea : perché le donne nell’arte sono arrivate così tardi? Perché le loro voci sono state soffocate per secoli? È da queste domande che prende forma la drammaturgia.
Giulia, attrice contemporanea, in apertura si rivolge direttamente al pubblico con un linguaggio vicino alla stand-up comedy : diretto, ironico, talvolta corrosivo.
Le prime battute pongono subito un ponte tra il nostro tempo e quello di Artemisia Gentileschi, come se due secoli si guardassero negli occhi.
Al centro dello spettacolo, come un nucleo incandescente, c’è il processo per stupro subito da Artemisia e intentato contro Agostino Tassi, il primo processo storico documentato a tutela di una donna artista.
Questo episodio diventa lo specchio di una condizione universale : la vicenda di Artemisia non è solo personale, ma simbolica, e porta con sé la memoria e la lotta di molte altre artiste, dal Seicento a oggi.
La parte centrale dello spettacolo attraversa il processo come un viaggio dentro le ombre e le contraddizioni della storia. Le parole dei protagonisti – Artemisia, Orazio Gentileschi, Agostino Tassi, la serva Tuzia – riemergono come voci dal passato, mentre quadri visivi e sonori si compongono sullo sfondo, trasformando la scena in un’aula simbolica che coinvolge lo spettatore.
Il tutto è incorniciato da un prologo ed epilogo in cui Giulia, donna contemporanea, si rivolge direttamente al pubblico con il linguaggio immediato e corrosivo della stand-up comedy. Le sue domande – “perché le donne nell’arte sono arrivate così tardi?”, “perché la loro voce è stata soffocata?” – non cercano risposte definitive, ma generano nuove riflessioni.
Così come Artemisia usò l’arte come forma di denuncia, resistenza e libertà, Artemisia, la pittora rivendica il potere del teatro e della comicità di trasformare il dolore in coscienza collettiva. È un atto di resistenza che unisce tragedia e ironia, storia e contemporaneità, invitando lo spettatore a interrogarsi ancora oggi sul rapporto tra arte, giustizia e libertà.
Data e Ora Spettacolo
- Giovedì 09 e Venerdì 10 Ottobre 2025
- Ore 21.00
Biglietti
- Biglietto Unico : € 16.00
